La mediazione è un metodo alternativo alla risoluzone delle controversie; è un procedimento, fuori dal giudizio, che consente di evitare il ricorso al Tribunale.
È così importante che il legislatore l'ha resa obbligatoria prima di iniziare una causa in tutta una serie di materie, dal condominio, alle successioni ereditarie, ai patti di famiglia alle locazione ed altre.
Il suo successo sta permettendo di diminuire il numero delle cause in giudizio, con conseguente soddisfazione delle parti coinvolte.
Molto spesso la via giudiziale nasce dalla forte conflittualità tra le parti, che impedisce loro di comunicare efficacemente e di trovare un accordo.
La mediazione, al contrario, consente ai soggetti in conflitto di ritrovare un dialogo e di individuare quale sono le vere ragioni dietro al loro reciproco rifiuto delle pretese altrui.
Quasi sempre un accordo fallisce perché non si comprendono i reali motivi dietro il rifiuto della proposta.
In questa situazione è efficace l'aiuto del mediatore: egli è terzo imparziale, che incontra le parti, anche separatamente, se necessario, ed in forma riservata.
Egli non decide la causa, ma ascolta, fa emergere i bisogni di ciascuno e favorisce la comunicazione: egli porta così alla luce cosa davvero vogliano le parti e cosa siano disposte ad accettare in un possibile accordo.
Il mediatore, con un approccio estremamente concreto e trasparente, incoraggia le parti a mettere sul tavolo tutte le opzioni possibili, per individuare un'area comune.
Si scoprono opzioni a cui non si aveva minimamente pensato; sono le parti stesse, così, a trovare l'accordo che le soddsisfi entrambe e ponga fine alla vertenza.
Un esempio può essere utile:«Due bambine litigano per prendere l’unica arancia rimasta.
La prima afferma: "Io voglio l’arancia perché sono la più grande!"
L’altra risponde: "No! spetta a me perché io l’ho presa per prima!".
La madre vuole porre fine al litigio e taglia l’arancia in due parti perfettamente uguali, dandone metà a ciascuna.
Ma le due bambine non sono soddisfatte e continuano a litigare: ognuna vuole tutta l’arancia per sé e non è disposta a darne nemmeno un pezzo all'altra.
Interviene la nonna, che domanda a ciascuna perché davvero vogliano tutta l’arancia.
La prima bambina risponde di aver sete e di voler spremere l’arancia per berne il succo.
L’altra risponde che vuole grattugiarne solo la buccia per fare una torta.
La nonna allora spreme la polpa perché la più piccola ne possa bere il succo e grattugia la buccia dell’arancia perché l’altra possa usarla per fare la torta.
In questo modo la nonna ha soddisfatto entrambe le bambine e finalmente torna la pace.»
In questa semplice storiella sta racchiusa tutta l'efficacia della mediazione: la nonna (il mediatore), al contrario della mamma (il giudice), non ha tanto applicato la regola (lo stretto diritto), ma ha indagato quali fossero le reali necessità delle bambine (le parti).
Ha trovato, quindi, quale opzione fosse la più soddisfaciente per entrambe.
Molto sta nelle capacità del mediatore, nella sua competenza, sensibilità ed uso delle tecniche psicologiche, ma anche nella genuina volontà delle parti di superare il conflitto.
I mediatori del Centro di Mediazione per l’Europa, il Mediterraneo ed il Medio Oriente (CEM), Organismo autorizzato dal Ministero della Giustizia per la gestione delle mediazioni, sono professionisti qualificati e selezionati, con competenze giuridiche e pscicologiche specifiche.
Il CEM è organizzato in Sezioni Specializzate, tra cui Mediazione Sanitaria, Mediazione Internazionale, Mediazione Bancaria e Finanziaria, Mediazione negli Appalti, Mediazione Immobiliare e Mediazione Familiare.
L'Avv. Alberto Baratella è membro e mediatore del CEM.
Puoi scaricare qui il regolamento del procedimento di mediazione con le tariffe applicate.
Per ulteriori informazioni, puoi scrivere qui, o riempire il modulo di richiesta informazioni qui.
Mediazione: la soluzione è a portata di mano.